Tra bagarre e avventure di moto club, i “top 4” si preparano a giocarsi la Coppa Europea alla tappa conclusiva di Misano!
Non vedevamo l’ora di svegliarci dal torpore estivo e dalle fughe vacanziere, togliere il telo protettivo dalle Moto Guzzi V7 III, curare con amore le cicatrici rimaste dell’ultima battaglia di Vallelunga e rimettere in campo il piccolo esercito di guerriere dell’Aquila per la sfida di Magione.
La doppia gara andata in scena il 28 e 29 agosto all’Autodromo dell’Umbria, Perugia, ha scatenato la lotta proiettando 4 team verso il titolo, che si deciderà - come accaduto nel 2019 e nel 2020 - nello showdown di stagione, in programma il 10 ottobre a Misano.

BIKER’S ISLAND TIRA FUORI GLI ARTIGLI
Se dopo le due “mini endurance” di 60 minuti sono ancora ben quattro gli equipaggi che possono aggiudicarsi il campionato, a Magione è stato il team Altinier Motorsport & Biker’s Island, composto da Emiliano Bellucci e da Tommaso Totti, a centrare una spettacolare doppietta che li ha rilanciati in classifica. Un’impresa tutt’altro che facile, con la battaglia per le prime posizioni che è stata accesissima in tutte e due le gare.

Nella corsa del sabato Bellucci e Totti hanno rimediato in fretta a una brutta partenza scalando posizioni fino a issarsi al comando a 20 minuti dal termine, scavalcando il Team Pablo (Francesco Curinga – Paolo Rovelli), leader fino a quel momento. La battaglia per la vittoria è quindi proseguita fino alla bandiera a scacchi, con Paolo Rovelli che alla fine si è dovuto accontentare della piazza d’onore, comunque importantissima ai fini della classifica. Terzo posto per un soffio per la n°127 del Guaracing Factory Team 1, condotta sul traguardo da un placido Gianfranco Rubini, ignaro dell’inferno che si stava scatenando alle sue spalle (di più nel prossimo capitolo).

La cavalcata verso la vittoria del team Altinier Motorsport & Biker’s Island in gara 2 è stata ancora più dura, insidiata stavolta dal team VMS Benty 2 (Stefano Nari e da Marco Leardini): in lotta per il podio già il giorno precedente, ma rallentati da un contatto che aveva lasciato la loro V7 III n° 77 menomata della leva della frizione, i leoni del team bolognese si sono rifatti lavorando ai fianchi la coppia Bellucci-Totti fino all’ultimo cambio pilota. Alla fine è arrivato un meritato secondo posto che li mantiene ancora in lotta per il titolo davanti al team CID’A Reparto Corse 1 (Davide Rossi - Nicola Maccaferro), bravi a difendere, nella bagarre degli ultimi giri, il terzo gradino del podio da Team Pablo, Guaracing Factory Team 1 e Moto Club dei Rapaci.
Con una sola “mini endurance” di 90 minuti rimasta da disputare, la classifica è ancora apertissima e vede al comando il Team Pablo con 77 punti, seguito da Altinier Motorsport & Biker’s Island a quota 70, Guaracing Factory Team 1 con 63 e VMS Benty 2 con 62.
A contendersi il primo titolo di Coppa Europea Fast Endurance tra poco più di un mese a Misano c’è un quartetto di team affiatati e con il polso destro pesante, tutti con una storia da raccontare che va molto oltre la semplice prestazione in gara.

MAI ABBASSARE LA GUARDIA
La foto del weekend secondo noi è questa: la bandiera a scacchi di gara 1 con tre moto in volata a sgomitare per il terzo gradino del podio. Ma in questa foto, a guardare bene c’è di più. C’era una volta Gianfranco Rubini del Guaracing Factory Team 1, che, arrivato alle ultime battute di gara in terza posizione, si vede sporgere una tabella dal muretto con scritto “+25”. “Fantastico - pensa lui - ho 25 secondi di vantaggio sul mio inseguitore e me la posso prendere comoda”.
Così il pilota della n° 127 allenta la presa sui semimanubri, si sgranchisce un po’ e si prepara ad un ultimo giro in parata, con tanto di saluti al pubblico sul rettilineo del traguardo (forse stiamo esagerando un po’, ma non di tanto). Leggenda vuole che qualcuno avesse sbagliato a leggere i crono e in realtà quel +25 fosse il distacco tra il primo in gara e l'inseguitore (Garage 71), il quale in realtà gli era alle giusto alle calcagna, tallonato a sua volta dal Moto Club dei Rapaci. Insomma, se riguardiamo la stessa foto, ora ci accorgiamo di un Rubini con una sola mano sul semi-manubrio che si guarda intorno spaesato, senza ancora essersi reso conto di aver strappato il podio per soli 82 millesimi agli inseguitori, che per un istante avevano sperato di riuscire a gabbarlo. A volte un po’ di fortuna aiuta… i distacchi letti al contrario decisamente meno! Che vuoi farci, sono storie di pista.

LESS IS MORE: DAL MONDIALE AL FAST ENDURANCE
Emiliano Bellucci è uno dei piloti più veloci e agguerriti della Coppa e non per caso: dopo una carriera quasi decennale in varie competizioni endurance a livello mondiale con moto supersportive ha scoperto la formula Moto Guzzi e ne è rimasto stregato, ora è alla sua seconda stagione nel Fast Endurance con il team Altinier Motorsport & Biker’s Island.
“Il Moto Guzzi Fast Endurance? La prima esperienza la feci per caso durante una tappa del 2019, dopo che avevo smesso da un anno di correre: un amico mi chiamò per chiedermi se potevo “coprire un buco“ in squadra. Gli chiesi quando sarei dovuto partire per Varano: “stasera”, mi disse. Gli risposi “ok”; non si piantano mai in asso gli amici, anche a centinaia di km di distanza. Il resto, come si dice in questi casi, è storia. [ride] Non sono un guzzista, non ho paura di ammetterlo, e mai mi sarei aspettato di essere contagiato dalla febbre del Fast Endurance, eppure eccomi qui. Dopo quel primo “test” mi fu chiesto di correre tutta la stagione 2020 con Altinier Motorsport & Biker’s Island - il team vincitore della precedente stagione - e così è iniziato il mio impegno continuativo nel campionato. La V7 III con il kit racing GCorse è bella da guidare, velocissima in curva e nei cambi di direzione, in una parola: gustosa. Devi essere bravo ad adattarti, cambiando stile e resettando tutti riferimenti: ingresso curva a cannone e poi aprire tutto il gas a metà curva, perché i cavalli sono meno ma non per questo andare forte è più facile. Ora che sono “grande” mi voglio soprattutto divertire e nel Fast Endurance ho ritrovato alcuni degli stimoli ed emozioni delle mie prime volte in pista, senza lo stress al quale ero sottoposto in altre discipline. Intendiamoci: mi tengo in forma, mi alleno e gareggio in bicicletta e quando chiudo la visiera la grinta che ci metto è quella di sempre… sono fatto così.
Io e Tommaso Totti facciamo una bella squadra: è un tipo tranquillo come me, siamo affiatati e abbiamo un passo simile, che poi è il segreto di tutte le gare endurance. Qui a Magione finalmente abbiamo superato un po’ di sfortune accumulate nelle prime gare, in particolare nella partenza stile Le Mans che è un po’ la nostra nemesi. È stato bello salire due volte sul gradino più alto del podio!
Mi piacerebbe portare il team al titolo, anche se non sarà facile, e poi, perché no, pensare anche alla prossima stagione… Vittoriano Guareschi mi ha già anticipato un po’ di sorprese intriganti”.

VITA DI MOTOCLUB, VITA DI PISTA
Il mondo dell’associazionismo in moto club fa parte della storia Moto Guzzi, raggruppando e unendo gruppi di motociclisti capaci di ritrovare nella reciproca passione la forza di dare vita a piccole e grandi avventure tra amici. La European Cup segue l’esempio: tanti sono i moto club che, un po’ alla volta, si sono fatti strada con un proprio team nella sempre più lunga entry list del Fast Endurance.

Il Moto Club dei Rapaci è uno tra i più motivati ed esperti. Dopo un sesto piazzamento nella stagione 2020 con la moto n° 87 - sempre condotta da Luca Fornasiero e Mauro Rossignoli-, a partire dalla scorsa tappa di campionato i Rapaci hanno sdoppiato il loro impegno, iscrivendo una seconda moto: la n° 79 guidata da Pierluigi Begossi e Marco Mirenda. Un debutto festeggiato con una doppia top-5 nella singola gara di Vallelunga.
Luca è pilota e fondatore del moto club insieme al papà e agli amici del papà.
“Il club è nato quasi per scherzo dalla passione di un gruppo di amici per le moto e per le corse. Ci siamo accorti che i numeri c’erano, così abbiamo iniziato a far correre gli amici con le nostre licenze. Da lì l’impegno si è fatto via via più serio, fino a vederci impegnati nel CIV (Campionato Italiano Velocità) e in diverse categorie nazionali. Contemporaneamente alcuni di noi amatori veloci un po’ “datati”, tra i quali io, abbiamo iniziato ad approcciarci ai meeting in pistaFMI. In questa cornice abbiamo conosciuto il Moto Guzzi Fast Endurance e abbiamo subito capito che ci era stato cucito addosso.
Ci divertiamo come quando avevamo vent’anni… e ne abbiamo circa il doppio. [ride] Le corse per noi sono un'esperienza di gruppo, di moto club: una filosofia che si sposa alla perfezione sia con il format del mini-endurance che con l’atmosfera di amicizia che si respira nel paddock, la stessa delle corse degli anni ‘70.
Pensate che questo weekend abbiamo prestato ben due piloti a team avversari: un nostro iscritto del club è stato precettato in una squadra che era in deficit di un pilota, mentre Pierluigi, dopo essersi qualificato con il team Moto Club dei Rapaci 2, è finito a correre gara 2 con il team 3TT, complice un’urgenza familiare che aveva costretto Marco (autore del 3° miglior tempo in Q2) a lasciare la pista anzitempo.
In ogni caso noi del team Rapaci 1 torniamo a casa da Magione con un 5° e un 6° posto, significa che ancora un po’ di gas ce lo diamo, no?
Voglio chiudere con un aneddoto: penso che fossimo predestinati a correre con le Moto Guzzi. Il nome del moto club: “Rapaci”. Quando fu scelto, in tempi non sospetti, non aveva nulla a che fare con l’Aquila di Mandello. Ora tutto ha un senso!”

LA LEZIONE DEL WEEKEND
Anche da Magione ce ne andiamo arricchiti di tanti bei momenti vissuti insieme, celebrando la nostra passione per le corse e per il marchio Moto Guzzi, ma la frase che più ci ha fatto riflettere è quella di Luca Fornasiero del Moto Club dei Rapaci: “All’interno della famiglia del Fast Endurance non c’è cattiva competizione: quando corro voglio arrivare primo ma allo stesso tempo spero sempre che davanti a me arrivi un mio caro amico, e, se ancora non lo è, ci sono ottime probabilità che lo stia per diventare”
Ogni tappa della Moto Guzzi Fast Endurance European Cup riesce a stupirci con nuove storie, avventure, momenti esilaranti, spunti di riflessione e opportunità di crescita. Non resta che aspettare di scoprire cosa ci riserverà il gran finale di stagione il 10 ottobre a Misano.
La classifica di Gara 1
sabato 28 agosto
1 - (93) Altinier Motorsport & Biker’s Island
2 - (800) Team Pablo
3 - (127) Guaracing Factory Team 1
4 - (71) Garage 71
5 - (87) Moto Club dei Rapaci
6 - (166) CID’A Reparto Corse 2
7 - (78) Guaracing Factory Team 2
8 - (76) CID’A Reparto Corse 1
9 - (850) Moto Guzzi World Club (wild card)
10 - (57) The Clan
11 - (910) Tulli Racing VMS
12 - (77) VMS Benty 2
13 - (7) VMS Benty 1
14 - (26) Team Ducoli Corse 2
15 - (00) Virgin Radio
16 - (69) Fab Four Racing
17 - (8) Crosby TT
18 - (17) Team 598
19 - (91) Team Ducoli Corse 1
20 - (64) In Moto con l’Africa
21 - (12) Team MMA
22 - (67) Autotech.it
23 - (13) Lupo Racing
La classifica di Gara 2
domenica 29 agosto
1 - (93) Altinier Motorsport & Biker’s Island
2 - (77) VMS Benty 2
3 - (76) CID’A Reparto Corse 1
4 - (800) Team Pablo
5 - (127) Guaracing Factory Team 1
6 - (87) Moto Club dei Rapaci
7 - (71) Garage 71
8 - (57) The Clan
9 - (166) CID’A Reparto Corse 2
10 - (850) Moto Guzzi World Club (wild card)
11 - (910) Tulli Racing VMS
12 - (26) Team Ducoli Corse 2
13 - (27) 3TT
14 - (69) Fab Four Racing
15 - (17) Team 598
16 - (91) Team Ducoli Corse 1
17 - (78) Guaracing Factory Team 2
18 - (13) Lupo Racing
19 - (64) In Moto con l’Africa
20 - (12) Team MMA
21 - (67) Autotech.it
La classifica generale (primi dieci)
1 - (800) Team Pablo - 77 punti
2 - (93) Altinier Motorsport & Biker’s Island - 70
3 - (127) Guaracing Factory Team 1 - 63
4 - (77) VMS Benty 2 - 62
5 - (71) Garage 71 - 50
6 - (57) The Clan - 43
7 - CID’A Reparto Corse 1 - 38
8 - (73) CheMoto! Roma - 32
9 - (87) Moto Club dei Rapaci - 32
10 - (7) VMS Benty 1 - 21